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Il reato di diffamazione è disciplinato dall’art. 595 del Codice Penale italiano. Si verifica quando qualcuno, comunicando con più persone, offende la reputazione di un altro soggetto assente. A differenza dell’ingiuria, dove l’offesa avviene direttamente alla presenza della persona offesa, nella diffamazione la vittima non è presente. La diffamazione può avvenire in qualsiasi forma, sia verbale che scritta, attraverso mezzi di comunicazione tradizionali o digitali, inclusi i social media.

diffmazione - Avvocato penalista Milano Alessandro Salonia

Pene Previste per la Diffamazione

L’articolo 595 del Codice Penale prevede diverse pene a seconda della gravità dell’offesa e dei mezzi utilizzati. Di seguito, le pene specifiche tratte da Brocardi.it:

  1. Diffamazione semplice: La pena prevista è la reclusione fino a 1 anno o una multa fino a 1.032 euro.
  2. Diffamazione aggravata: Se l’offesa consiste nell’attribuzione di un fatto determinato, la pena è aumentata fino a 2 anni di reclusione o una multa fino a 2.065 euro.
  3. Diffamazione a mezzo stampa o con altro mezzo di pubblicità: In questo caso, la pena è la reclusione da 6 mesi a 3 anni o una multa non inferiore a 516 euro. Tale aggravante si applica anche quando l’offesa viene diffusa tramite radio, televisione, o social media.

Elementi Costitutivi del Reato di Diffamazione

Perché si possa configurare il reato di diffamazione, devono essere presenti tre elementi principali:

  1. Offesa alla reputazione: L’affermazione o il comportamento deve essere idoneo a ledere la considerazione che gli altri hanno della persona offesa.
  2. Assenza della vittima: La persona offesa deve essere assente nel momento in cui l’offesa viene espressa. Se presente, potrebbe configurarsi il reato di ingiuria.
  3. Comunicazione con più persone: L’offesa deve essere comunicata ad almeno due persone, o in un contesto che consenta la diffusione dell’informazione a più individui.

La Diffamazione su Internet e i Social Media

Con l’evoluzione delle tecnologie, la diffusione di informazioni su internet e social media ha portato a un aumento dei casi di diffamazione online. La giurisprudenza italiana ha adattato l’applicazione dell’art. 595 c.p. anche a questi mezzi. Le offese pubblicate sui social network o in blog sono trattate come diffamazione aggravata a mezzo stampa, essendo considerati strumenti di comunicazione idonei a raggiungere un vasto pubblico.

Come Difendersi da un’Accusa di Diffamazione

Essere accusati di diffamazione può comportare gravi conseguenze legali. Tuttavia, esistono diverse strategie difensive che possono essere adottate, tra cui:

  • Verità del fatto: Se il fatto attribuito alla vittima è vero, è possibile invocare l’esimente della verità, ma solo nei casi in cui tale fatto abbia rilevanza sociale.
  • Diritto di critica o di cronaca: L’offesa può essere giustificata se rientra nell’ambito del diritto di critica o di cronaca, purché il tono utilizzato sia corretto e proporzionato.
  • Assenza dell’elemento soggettivo: Se si dimostra l’assenza del dolo, cioè dell’intenzione di offendere, il reato potrebbe non essere configurato.

Consulenza Legale per il Reato di Diffamazione

Se si è vittime di diffamazione o si è accusati di aver diffamato qualcuno, è fondamentale rivolgersi a un avvocato penalista esperto.

Lo Studio legale Avvocato Penalista Alessandro Salonia, con sede a Milano, offre consulenza e assistenza legale in materia di diffamazione, sia per la tutela della reputazione, sia per la difesa in caso di accusa. Grazie all’esperienza maturata in campo penale, lo studio è in grado di fornire un supporto efficace e personalizzato per ogni tipo di esigenza.

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