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Aree di Competenza | Reati contro il patrimonio

Reato di Deturpamento e Imbrattamento di Cose Altrui: Articolo 639 Codice Penale

L’articolo 639 del Codice Penale disciplina il reato di deturpamento e imbrattamento di cose altrui, una fattispecie che sanziona chiunque deturpi o imbratti beni mobili o immobili di proprietà altrui. Questa norma mira a tutelare sia il patrimonio pubblico che privato, riconoscendo il valore non solo economico, ma anche estetico e funzionale dei beni.

eato di Deturpamento e Imbrattamento di Cose Altrui: Articolo 639 Codice Penale - Avvocato penalista Milano - Studio Legale alessandro Salonia

Cosa prevede l’articolo 639 c.p.?

Il reato si configura quando una persona, senza l’autorizzazione del proprietario o del titolare del bene, ne altera l’aspetto estetico o funzionale, rendendolo meno gradevole o meno utile. Più precisamente, la norma distingue tra due ipotesi:

  • Imbrattamento: si tratta dell’azione di sporcare o macchiare una superficie, rendendola meno presentabile.
  • Deturpamento: indica un’alterazione più grave che modifica in modo significativo l’aspetto della cosa, spesso richiedendo interventi complessi per il ripristino.

Sanzioni previste

Le sanzioni per il reato di deturpamento e imbrattamento variano in base alla natura del bene e alla gravità del danno:

  • Beni privati: la pena prevista è la multa fino a 103 euro, ma la querela del proprietario è necessaria affinché si possa procedere.
  • Beni pubblici o di interesse storico/artistico: in questo caso la pena è decisamente più severa, prevedendo la reclusione da 1 a 6 mesi o una multa da 300 a 1.000 euro. Non è necessaria la querela, essendo il reato perseguibile d’ufficio.

Inoltre, qualora il deturpamento o imbrattamento riguardi edifici o monumenti di rilevanza storica o artistica, le pene vengono ulteriormente inasprite, riconoscendo il danno arrecato al patrimonio culturale.

Quando il reato è procedibile d’ufficio?

La procedibilità d’ufficio, ossia la possibilità per le autorità di agire senza la necessità di una querela, si verifica nei casi in cui il bene danneggiato sia pubblico o appartenente a enti di interesse pubblico. Questo avviene, ad esempio, quando l’imbrattamento colpisce infrastrutture come scuole, monumenti, stazioni ferroviarie o altri luoghi di utilità collettiva. In questi casi, il danno non riguarda solo il proprietario del bene, ma l’intera collettività.

Un reato diffuso nelle città italiane

Il reato di imbrattamento e deturpamento è particolarmente frequente nelle grandi città, dove graffiti non autorizzati e atti vandalici colpiscono spesso edifici, monumenti e mezzi di trasporto pubblici. Questi episodi, oltre a comportare costi elevati per il ripristino, incidono negativamente sulla qualità della vita e sul decoro urbano.

Difendersi dalle accuse di imbrattamento

Essere accusati di questo reato può avere conseguenze significative, soprattutto se il bene danneggiato è di interesse pubblico o storico. In questi casi, è fondamentale rivolgersi a un avvocato specializzato in diritto penale che possa assistere l’indagato durante tutto l’iter processuale. Le linee difensive possono variare a seconda delle circostanze specifiche: dalla contestazione dell’effettiva responsabilità alla dimostrazione dell’assenza di dolo.

L’articolo 639 c.p. rappresenta una norma importante per la tutela del patrimonio, sia privato che pubblico. Gli atti di deturpamento e imbrattamento, pur sembrando spesso trascurabili, possono avere conseguenze legali serie, specie se colpiscono beni di particolare valore storico o artistico. In caso di coinvolgimento in procedimenti legali per questo tipo di reato, è essenziale affidarsi a un esperto in diritto penale.

Lo Studio Legale Alessandro Salonia offre assistenza qualificata per chi si trova coinvolto in procedimenti penali legati all’articolo 639 c.p., garantendo una difesa personalizzata e mirata. Per una consulenza, non esitate a contattare l’avvocato Alessandro Salonia.