Il reato di concussione è uno dei delitti più gravi previsti dal Codice Penale italiano contro la Pubblica Amministrazione. Regolato dall’art. 317 del Codice Penale, si verifica quando un pubblico ufficiale, abusando della sua posizione, costringe o induce una persona a dare o promettere denaro o altri vantaggi non dovuti. Questa condotta è particolarmente lesiva, poiché sfrutta il potere conferito al pubblico ufficiale per scopi personali o illegali, danneggiando sia la vittima che l’interesse pubblico.

Il Testo dell’Art. 317 Codice Penale
L’art. 317 c.p. stabilisce che:
“Il pubblico ufficiale che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe o induce taluno a dare o promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità è punito con la reclusione da sei a dodici anni.”
Il reato prevede quindi sanzioni particolarmente severe, riflettendo la gravità dell’abuso di potere commesso da chi detiene un ruolo pubblico.
Caratteristiche del Reato
Il reato di concussione presenta alcune peculiarità che lo distinguono da altre fattispecie di reati contro la Pubblica Amministrazione, come la corruzione o l’induzione indebita.
- Soggetto attivo: Può commettere concussione solo un pubblico ufficiale. Il Codice Penale definisce pubblico ufficiale chi esercita funzioni amministrative, giudiziarie o legislative dello Stato o di enti pubblici. Questo esclude, ad esempio, gli incaricati di pubblico servizio, i quali possono però commettere il reato di induzione indebita (art. 319-quater c.p.).
- Abuso di potere: Il fulcro del reato è l’abuso della posizione o dei poteri del pubblico ufficiale. L’abuso può essere sia esplicito che implicito. Ad esempio, il pubblico ufficiale può costringere con minacce dirette oppure indurre attraverso pressioni più sottili, sfruttando l’autorità della propria funzione.
- Condotta della vittima: La persona soggetta alla concussione, detta concusso, è indotta a dare o promettere denaro o altri vantaggi contro la propria volontà. La caratteristica fondamentale della concussione è che la vittima agisce sotto una forma di coercizione o intimidazione.
- Oggetto della concussione: L’oggetto del reato può essere denaro o qualunque altra utilità. Quest’ultimo termine si riferisce non solo a vantaggi patrimoniali, ma anche a benefici di tipo personale o morale che il pubblico ufficiale potrebbe ottenere in cambio dell’abuso di potere.
Costrizione e Induzione
La concussione può configurarsi in due forme principali:
- Concussione per costrizione: Questa forma di concussione si verifica quando il pubblico ufficiale costringe direttamente la vittima, utilizzando minacce esplicite o implicite. La vittima, pur agendo contro la propria volontà, si sente obbligata a dare o promettere un vantaggio per evitare un male maggiore.
- Concussione per induzione: Si verifica quando il pubblico ufficiale induce la vittima a fornire un vantaggio, sfruttando la sua posizione senza una costrizione esplicita. L’induzione è spesso più subdola e sottile rispetto alla costrizione, ma anch’essa rappresenta un abuso del potere pubblico. In questo caso, la vittima potrebbe percepire il comportamento come una sorta di “dovere” o di “necessità” per evitare complicazioni future.
Differenza tra Concussione e Corruzione
Uno degli aspetti che spesso genera confusione è la differenza tra concussione e corruzione. Mentre nella concussione la vittima è costretta o indotta a dare denaro o utilità contro la propria volontà, nella corruzione entrambe le parti (pubblico ufficiale e privato) collaborano in modo consenziente. Nella corruzione, infatti, c’è uno scambio volontario: il privato offre il denaro o il vantaggio al pubblico ufficiale in cambio di un favore o un beneficio illecito. La concussione, invece, si basa sulla coercizione o sull’abuso di autorità, dove il privato subisce una pressione per dare il vantaggio.
Le Vittime della Concussione
Uno degli aspetti centrali del reato di concussione è la condizione della vittima, che viene forzata o indotta a cedere alle richieste del pubblico ufficiale. Nel caso della concussione, la vittima non è punibile, in quanto la sua condotta è considerata non volontaria. Il concusso agisce sotto la pressione del pubblico ufficiale e non può essere considerato responsabile per il comportamento indotto. Questo è un elemento di grande rilevanza giuridica, volto a tutelare chi subisce l’abuso di potere da parte di un pubblico ufficiale.
Concussione e Induzione Indebita
A seguito della riforma del 2012, con la legge n. 190, è stato introdotto il reato di induzione indebita a dare o promettere utilità (art. 319-quater c.p.), che si distingue dalla concussione. In particolare, nella concussione la vittima è costretta o indotta a cedere alle richieste del pubblico ufficiale, mentre nell’induzione indebita c’è una maggiore collaborazione tra il pubblico ufficiale e il privato. Anche se il privato è indotto a dare o promettere denaro o utilità, vi è una responsabilità condivisa tra le parti, tanto che anche il privato può essere punito, contrariamente a quanto avviene nel reato di concussione.
Pene Previste
L’art. 317 del Codice Penale prevede per il reato di concussione una pena detentiva molto severa, con la reclusione da 6 a 12 anni. Questa sanzione riflette la gravità del reato, che lede non solo il singolo concusso, ma anche la collettività, minando la fiducia dei cittadini nelle istituzioni pubbliche.
Le pene possono essere ulteriormente aggravate in presenza di circostanze particolari, come l’abuso reiterato del potere o l’appropriazione di somme di particolare entità. Tuttavia, la normativa italiana riconosce anche la possibilità di ridurre la pena in caso di fatti di lieve entità, come disciplinato dall’art. 323-bis c.p., applicabile a tutti i reati contro la Pubblica Amministrazione.
Esempi Pratici di Concussione
Nella prassi giuridica italiana, il reato di concussione si verifica spesso in contesti dove un pubblico ufficiale ha un potere decisionale o discrezionale rilevante. Un esempio comune è quello del pubblico ufficiale che richiede una somma di denaro a un imprenditore in cambio del rilascio di un’autorizzazione o di un appalto pubblico. L’imprenditore, sentendosi minacciato dalla possibile negazione dell’autorizzazione, è indotto a pagare, pur non volendo farlo.
Un altro esempio può essere rappresentato da un funzionario delle forze dell’ordine che, durante un controllo stradale, chiede indebitamente una somma di denaro per evitare una sanzione al conducente. Anche in questo caso, la vittima è costretta a pagare per evitare conseguenze negative, subendo un abuso di potere.
Il reato di concussione è una grave violazione della fiducia che lo Stato e i cittadini ripongono nei pubblici ufficiali. L’abuso di potere e la pressione psicologica o materiale esercitata sulla vittima rendono questo reato particolarmente odioso e meritevole di pene severe. La tutela dell’integrità della Pubblica Amministrazione è uno dei pilastri fondamentali di uno Stato di diritto, e la repressione del reato di concussione rappresenta un elemento essenziale per garantire la legalità e la trasparenza nelle istituzioni pubbliche.
Se si è coinvolti in vicende legate alla concussione, è essenziale rivolgersi a un avvocato penalista esperto in reati contro la Pubblica Amministrazione. Lo Studio legale Avvocato Alessandro Salonia offre consulenze personalizzate e assistenza legale in casi di concussione e corruzione, garantendo una difesa efficace e professionale