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Passeggero non indossa la cintura: il conducente è responsabile per la morte

    Il passeggero non indossa la cintura: il conducente è responsabile per la morte

    Principio di Diritto

    “Il conducente di un veicolo è obbligato, in base alle regole di comune diligenza e prudenza, ad esigere che i passeggeri indossino le cinture di sicurezza prima di intraprendere la marcia. In caso di mancata osservanza, tale omissione può configurare una condotta colposa e non interrompe il nesso causale tra l’azione del conducente e l’evento lesivo (Cass. Pen., Sez. IV, Sent. n. 46566 del 18 dicembre 2024).

    Il passeggero non indossa la cintura responsabile il conducente per la morte - Avvocato Penalista Milano - Avvocato Penalista Alessandro Salonia

    Approfondimento sul Caso – Avvocato Penalista Milano

    E’ indirizzo consolidato di questa Suprema Corte quello secondo cui il conducente di un veicolo è tenuto, in base alle regole della comune diligenza e prudenza, ad esigere che il passeggero indossi la cintura di sicurezza e, in caso di sua renitenza, anche a rifiutarne il trasporto e ad omettere l’intrapresa marcia e ciò a prescindere dall’obbligo e dalla sanzione a carico di chi deve fare uso della detta cintura

    Testo Legale di Riferimento

    L’art. 172 del Codice della Strada stabilisce l’obbligo per tutti i passeggeri di indossare le cinture di sicurezza. Il conducente, inoltre, deve verificare che questa norma sia rispettata.

    L’art. 589 c.p. sancisce la responsabilità penale per omicidio colposo in caso di decesso derivante da negligenza, imprudenza o imperizia.

    Il Caso della Sentenza 46566/2024

    La Corte di Cassazione ha affrontato un caso in cui il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza da parte di un passeggero ha avuto conseguenze mortali. La conducente dell’auto non si era assicurata che il passeggero seduto sul sedile posteriore avesse allacciato la cintura, e ciò è risultato determinante per il decesso.

    Dettagli della Vicenda

    In un centro abitato, di notte, un cane randagio ha attraversato improvvisamente la strada. La conducente, per evitare l’ostacolo, ha perso il controllo del veicolo, che si è ribaltato. Il passeggero, non indossando la cintura, è stato sbalzato fuori dall’abitacolo, riportando lesioni mortali.

    Il Tribunale di Frosinone aveva assolto l’imputata, sostenendo che:

    1. La velocità fosse adeguata.
    2. L’evento fosse imprevedibile.
    3. Non fosse ragionevole attendersi che la conducente verificasse il corretto utilizzo delle cinture da parte dei passeggeri.

    La Decisione della Cassazione

    La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza, affermando che:

    1. Obbligo del conducente: La conducente avrebbe dovuto esigere il rispetto dell’art. 172 C.d.S., verificando che i passeggeri indossassero le cinture.
    2. Nesso causale: Il mancato utilizzo della cintura non interrompe il nesso causale tra la condotta del conducente e l’evento lesivo.
    3. Giurisprudenza consolidata: Il conducente è responsabile di garantire la sicurezza dei passeggeri, a prescindere dall’obbligo individuale del passeggero.

    Conclusioni Avvocato penalista Alessandro Salonia

    Questo caso ribadisce la centralità delle norme sulla sicurezza stradale e sottolinea le responsabilità del conducente. Lo Studio Legale Avvocato Alessandro Salonia, specializzato in diritto penale, offre assistenza in materia di omicidio colposo e violazioni del Codice della Strada.

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