Genitori e obbligo di vigilanza: responsabilità penale in caso di morte accidentale di un minore
Genitori e obbligo di vigilanza: una festa di compleanno e un tragico epilogo
Con la sentenza n. 21267 del 6 giugno 2025 (udienza del 28 maggio), la Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibili i ricorsi proposti da due genitori condannati per omicidio colposo, in concorso, ai sensi degli articoli 113 e 589 del codice penale. Durante una festa di compleanno organizzata nella loro villetta all’interno di un residence, una minore ospite si è allontanata verso la spiaggia con altri bambini e si è tuffata in mare, annegando. L’evento è avvenuto nonostante la presenza della bandiera rossa e l’assenza di assistenza bagnanti.

Il principio di diritto: la posizione di garanzia dei genitori organizzatori
Secondo la Suprema Corte, i genitori che assumono la custodia di minori, anche informalmente, si trovano in una posizione di garanzia. Tale posizione comporta obblighi giuridici di protezione verso i minori affidati, la cui violazione può dar luogo a responsabilità penale per omicidio colposo, configurato come reato omissivo improprio.
L’art. 40, comma 2, c.p., stabilisce infatti che:
“Non impedire un evento, che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo.”
Nel caso in esame, i genitori organizzatori erano consapevoli dell’intenzione dei minori di fare il bagno e non hanno adottato misure idonee a prevenire il pericolo. Questo comportamento omissivo ha determinato l’evento letale.
L’art. 589 c.p. disciplina l’omicidio colposo nei seguenti termini:
“Chiunque cagiona per colpa la morte di una persona è punito con la reclusione da due a sette anni. Se il fatto è commesso con violazione delle norme sulla circolazione stradale o di quelle per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, si applicano pene più gravi.”
La prevedibilità dell’evento e la condotta omissiva
I giudici hanno accertato che il comportamento dei bambini era perfettamente prevedibile. La responsabilità dei genitori derivava dalla mancata adozione di misure di sorveglianza e prevenzione, anche solo accompagnando i minori sulla spiaggia o vietando esplicitamente il bagno. La Corte ha sottolineato che l’obbligo di vigilanza sorge anche da situazioni di fatto, come l’organizzazione di un evento privato.
La legittimazione dei genitori della vittima – Avvocato Penalista Milano
Un ulteriore punto di rilievo riguarda la legittimazione dei genitori della vittima a costituirsi parte civile. La Corte ha confermato tale diritto, chiarendo che la temporanea sospensione della convivenza non comporta automaticamente la perdita del legame affettivo e della capacità genitoriale, né esclude il diritto al risarcimento per la lesione del rapporto familiare.
Considerazioni – Avvocato Penalista Alessandro Salonia
La sentenza n. 21267/2025 rappresenta un’importante conferma dei principi giurisprudenziali in tema di posizione di garanzia e responsabilità omissiva. I genitori che ospitano minori hanno l’obbligo di vigilanza attiva e devono prevenire i rischi prevedibili. In caso contrario, rispondono penalmente delle conseguenze del loro comportamento omissivo, anche se non formalmente investiti di un dovere giuridico codificato.
Assistenza legale qualificata – Avvocato Penalista Milano
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