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Violenza o minaccia a un pubblico ufficiale – Reato e pene previste

Introduzione

Il reato di violenza o minaccia a un pubblico ufficiale è disciplinato dall’art. 336 del Codice Penale italiano. Questo articolo sanziona chiunque, con violenza o minaccia, cerchi di ostacolare o costringere un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio a compiere un atto inerente alle proprie funzioni. La norma mira a garantire il regolare svolgimento delle funzioni pubbliche e a tutelare l’autorità dello Stato.

Un'immagine panoramica in una strada cittadina affollata, dove un agente di polizia mantiene una postura ferma mentre un civile gli fa gesti minacciosi, illustrando una situazione di tensione e minaccia verso un pubblico ufficiale

Il reato – Avvocato Penalista Alessandro Salonia Milano

L’art. 336 del Codice Penale recita:

“Chiunque usa violenza o minaccia a un pubblico ufficiale o ad un incaricato di un pubblico servizio, per costringerlo a fare un atto contrario ai propri doveri, ovvero per indurlo a omettere un atto del suo ufficio o del servizio, è punito con la reclusione da uno a cinque anni.”

Pene previste – Avvocato penalista Milano

Questa fattispecie di delitto prevede una pena che va da uno a cinque anni di reclusione. Tuttavia, se il fatto di violenza o minaccia è compiuto al fine di costringere il pubblico ufficiale a compiere un atto contrario ai propri doveri, la pena può aumentare. Inoltre, in casi di recidiva o se l’atto ha causato gravi conseguenze, le sanzioni possono essere ulteriormente aggravate.

Differenza tra violenza e minaccia secondo l’Avvocato Penalista Alessandro Salonia Milano

La violenza si manifesta attraverso un’azione fisica che limita la libertà di movimento o l’integrità fisica del pubblico ufficiale. La minaccia, invece, consiste nell’intimorire il pubblico ufficiale con l’annuncio di un male ingiusto e grave, con l’obiettivo di influenzare le sue decisioni.

Esempi concreti

Tra i comportamenti rientranti nel reato di violenza o minaccia a un pubblico ufficiale si possono includere:

  • Minacciare verbalmente un agente di polizia per evitare una multa.
  • Tentare di ostacolare un ufficiale giudiziario nell’esecuzione di uno sfratto.
  • Aggredire un vigile urbano che sta redigendo un verbale.

Questi esempi rappresentano situazioni in cui un cittadino tenta di condizionare l’operato del pubblico ufficiale, violando così l’art. 336 c.p.

La difesa legale con l’Avvocato Penalista Alessandro Salonia Milano

È importante sottolineare che per difendersi da un’accusa per questa tipologia di reato è fondamentale rivolgersi a un avvocato penalista esperto. La linea di difesa può variare a seconda delle circostanze specifiche del caso: in alcuni casi, infatti, potrebbe essere contestato che non vi sia stata una reale coercizione o che il comportamento dell’imputato non abbia avuto la gravità necessaria per configurare il reato.

Cosiderazioni finali – Avvocato Penalista Milano

Il reato di violenza o minaccia a un pubblico ufficiale rappresenta una grave violazione dell’ordine pubblico e dell’autorità dello Stato. Le pene previste dal Codice Penale sono severe, ma in ogni caso, è possibile difendersi efficacemente con l’assistenza legale adeguata.

Per una consulenza professionale è possibile contattare l’Avvocato Penalista Alessandro Salonia Milano, che offre assistenza specializzata nel diritto penale.