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Interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità

Testo Completo dell’Articolo 340 c.p.

Testo dell’articolo:

“Chiunque, fuori dei casi preveduti da particolari disposizioni di legge, cagiona una interruzione o turba la regolarità di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità, è punito con la reclusione fino a un anno.” “Quando la condotta di cui al primo comma è posta in essere nel corso di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico, si applica la reclusione fino a due anni.” “I capi, promotori od organizzatori sono puniti con la reclusione da uno a cinque anni.”

Interruzione pubblico servizio - Avvocato Penalista Milano Alessandro Salonia

Condotta Base del Reato – Interruzione di pubblico servizio

Il primo comma dell’articolo 340 c.p. punisce chiunque interrompa o turbi la regolarità di un ufficio o di un servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità. Questo significa che la legge tutela il regolare funzionamento delle attività essenziali per la collettività. L’elemento fondamentale per la configurazione del reato è l’effettivo turbamento o interruzione, anche se temporanea, purché non insignificante.

  • Pena: La sanzione prevista è la reclusione fino a un anno. Questo sottolinea la gravità della condotta che può generare disservizi o compromettere la pubblica utilità.

Aggravante per Manifestazioni Pubbliche – Art. 340 cp

Il secondo comma introduce un’aggravante specifica: se l’interruzione o il turbamento avviene durante manifestazioni in luoghi pubblici o aperti al pubblico, la pena è aumentata fino a due anni di reclusione. Questo perché le manifestazioni pubbliche possono coinvolgere un gran numero di persone e causare danni significativi alla comunità.

  • Esempi pratici: Blocco delle strade durante una protesta, occupazioni che impediscono l’accesso a strutture pubbliche, o azioni che disturbano il normale funzionamento dei trasporti pubblici.

Pene più Severe per Capi, Promotori o Organizzatori

Il terzo comma specifica che i soggetti che hanno un ruolo di comando, come capi, promotori o organizzatori, vengono puniti con la reclusione da uno a cinque anni. Questo è giustificato dalla maggiore responsabilità di chi guida o organizza tali azioni, poiché il loro contributo ha un impatto più rilevante sul verificarsi del reato.

  • Responsabilità aggravata: Queste figure non solo partecipano, ma pianificano e incentivano comportamenti che compromettono i servizi essenziali, giustificando così una sanzione più pesante.

Considerazioni Giurisprudenziali – Avvocato Penalista Milano

La giurisprudenza ha chiarito che per configurare il reato è necessario un impatto concreto sull’efficienza del servizio pubblico. Inoltre, l’intento doloso deve essere presente: l’autore deve sapere che il suo comportamento è idoneo a interrompere o turbare il servizio, accettando tale rischio

Come Difendersi da un’Accusa di Violazione dell’Art. 340 c.p.

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