Esercizio arbitrario delle proprie ragioni
L’esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle persone è un reato previsto dal codice penale italiano che punisce chi, per farsi giustizia da sé, usa la forza contro un’altra persona. Si tratta di un illecito che tutela l’ordine pubblico e il principio secondo cui la risoluzione delle controversie deve avvenire attraverso gli organi dello Stato, e non con azioni personali violente.
Di seguito, analizzeremo il contenuto della norma, le pene previste e alcuni aspetti pratici legati a questo reato.

L’articolo 393 del Codice Penale
Il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle persone è disciplinato dall’articolo 393 del Codice Penale, che recita:
“Chiunque, al fine di esercitare un preteso diritto, potendo ricorrere al giudice, si fa arbitrariamente ragione da sé medesimo, usando violenza sulle persone, è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione fino a un anno.”
Tale norma punisce l’uso della forza fisica per risolvere una controversia, anche quando si ritiene di avere un diritto legittimo da far valere.
Elementi costitutivi del reato – Avvocato Penalista Milano
Perché si configuri il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle persone, devono sussistere i seguenti elementi:
- L’esistenza di un preteso diritto → L’autore del reato è convinto di avere un diritto da far valere, ma invece di rivolgersi agli organi competenti, decide di agire autonomamente.
- Il mancato ricorso all’autorità giudiziaria → La legge prevede che ogni controversia venga risolta attraverso un giudice o un’autorità competente.
- L’uso della violenza sulla persona → Per realizzare il proprio intento, il soggetto ricorre alla violenza fisica nei confronti di un’altra persona.
Se invece della violenza fisica viene usata la violenza sulle cose, si applica l’articolo 392 c.p., che prevede pene differenti.
Le pene previste per il reato
Il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle persone è punito con la reclusione fino a un anno. Tuttavia, essendo un reato perseguibile a querela della persona offesa, la vittima deve presentare denuncia affinché il procedimento abbia inizio.
Se il fatto è commesso da chi esercita una professione forense (ad esempio, un avvocato che usa violenza per far valere i diritti del proprio assistito), la pena aumenta.
Differenza con altri reati simili – Avvocato penalista Alessandro Salonia
Il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle persone può essere confuso con altri illeciti simili, come:
- Violenza privata (art. 610 c.p.) → Punisce chi costringe altri, con violenza o minaccia, a fare, tollerare o omettere qualcosa.
- Lesioni personali (art. 582 c.p.) → Se dalla violenza derivano danni fisici, il soggetto può rispondere anche di lesioni.
- Rapina (art. 628 c.p.) → Se la violenza è finalizzata a sottrarre qualcosa alla vittima, si configura il reato di rapina.
- Estorsione (art. 629 c.p.) → A differenza dell’esercizio arbitrario delle proprie ragioni, l’estorsione prevede che la violenza o la minaccia siano utilizzate per ottenere un ingiusto profitto, e non per far valere un diritto preteso. L’estorsione è punita più severamente, con la reclusione da cinque a dieci anni e una multa.
Esempi pratici
Per comprendere meglio il reato, ecco alcuni esempi concreti:
- Caso 1: Un commerciante crede che un cliente gli debba dei soldi e, invece di denunciarlo, lo aggredisce per costringerlo a pagare.
- Caso 2: Un inquilino sfrattato con sentenza del giudice non lascia l’appartamento e il proprietario decide di cacciarlo con la forza.
- Caso 3: Un automobilista crede che un altro conducente gli abbia danneggiato l’auto e lo colpisce fisicamente per ottenere il risarcimento immediato.
Considerazioni finali – Avvocato Penalista Milano
L’esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle persone è un reato che può avere conseguenze serie, sia dal punto di vista legale che personale. Chi si trova coinvolto in una situazione simile deve evitare di agire impulsivamente e rivolgersi subito a un avvocato esperto in diritto penale.
Lo Studio Legale Avvocato Alessandro Salonia, con sede a Milano, offre consulenza e assistenza legale in materia di reati contro la persona e il patrimonio. Se hai bisogno di supporto legale, contatta lo studio per una consulenza personalizzata.