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Truffa con assegno circolare: il momento della consumazione del reato

    Truffa con assegno circolare: il momento della consumazione del reato

    Introduzione

    Truffa con assegno circolare: il momento della consumazione del reato. La Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 15248/2025, ha chiarito i criteri per individuare il luogo di consumazione del reato di truffa perpetrata mediante assegno circolare. Questa pronuncia assume particolare rilievo pratico nella determinazione della competenza territoriale, elemento fondamentale per la validità del processo penale.

    Truffa assegno circolare - Avvocato penalista Milano - Avvocato Penalista Alessandro Salonia

    Breve descrizione della vicenda – Avvocato Penalista Milano

    Nel caso concreto, un imputato aveva ricevuto un assegno circolare in cambio di una polizza assicurativa inesistente. Dopo l’annullamento della sentenza di primo grado per incompetenza territoriale, la parte civile ha proposto ricorso, contestando il trasferimento della competenza da Bologna a Treviso. La Cassazione ha accolto il ricorso, sottolineando che il danno si era già verificato a Bologna, luogo della consegna dell’assegno.

    Principio di diritto

    Il principio di diritto stabilito dalla Corte è il seguente: nel reato di truffa mediante assegno circolare, la lesione patrimoniale della vittima si perfeziona nel momento della consegna del titolo, e non all’incasso della provvista. Pertanto:

    • Con l’assegno bancario, il danno si realizza con l’incasso presso la banca.
    • Con l’assegno circolare, il danno avviene immediatamente con la consegna al terzo.

    Questa distinzione ha riflessi diretti sulla competenza territoriale: se il luogo della consumazione non è noto, si applica l’art. 9 c.p.p., individuando il foro in base all’ultima condotta identificabile, che nel caso in esame è coincisa con Bologna.

    Approfondimento normativo – Avvocato Penalista Alessandro Salonia

    Ai sensi dell’art. 640 c.p., il reato di truffa è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 51 a 1.032 euro. L’articolo definisce il reato come “l’indurre taluno in errore con artifizi o raggiri per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno”. Secondo fonti autorevoli come Brocardi.it, l’assegno circolare è equiparato al denaro contante, rendendo la semplice consegna del titolo sufficiente per perfezionare l’ingiusto profitto.

    Avvocato penalista Milano

    In questi contesti, l’assistenza di un professionista esperto come l’Avvocato Penalista Milano diventa essenziale per tutelare efficacemente i diritti della persona offesa o dell’imputato.

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